Perchè difendo chi decide per la mastoplastica
Qualche tempo fa una carissima amica ha deciso di rifarsi il seno. Una ragazza bellissima, già perfetta, che avrebbe potuto tranquillamente fare a meno della mastoplastica, ha comunque voluto andare sotto i ferri per sentirsi meglio con il suo corpo. Naturalmente, la mia prima reazione, all’epoca, è stata sgomento e un po’ di avversione – la classica avversione per chi decide di cedere alla tentazione di cambiarsi per stare meglio anzichè lottare per accettarsi ed amarsi, ma anche, forse, la reazione di chi un po’ vorrebbe cambiare sè stesso sotto sotto, dentro dentro, ma che, forse per timore del giudizio degli altri, forse per orrore verso gli ospedali in genere, forse perchè predica bene e non può permettersi poi di razzolare male, si schiera contro il “seno finto”.
La mia cara amica non si è però fatta influenzare da chi, intorno a lei, suggeriva, indicava, sottolineava i lati negativi della mastoplastica, ed ha eseguito la sua tanto desiderata operazione. Ricordo ancoca come fosse ieri che i primi giorni dopo l’intervento, stava piuttosto male e non riusciva neanche ad alzare le braccia (anzi, il medico le aveva proprio detto di non farlo). Eppure pochi giorni dopo stava di nuovo bene, e, passato un mese solamente, era già tornata alla vita di prima. Con la piccola differenza che ora era molto più felice. Non si può negare che riuscire a liberarsi di un difetto fisico che ci accompagna tutta la vita e che ci rende oggetto di scherno e battute varie durante l’adolescenza, il periodo buio per eccellenza, sia un successo totale; si tratta di una sottospecie di rinascita. È bastata la mastoplastica per mandare l’autostima di una ragazza alle stelle. E quello che è che successo poco dopo è che ha ottenuto un lavoro che tanto desiderava e che non sperava di riuscire ad accaparrarsi, prima. Il giorno del colloquio mi ha detto: “Semplicemente non temevo il giudizio di nessuno”. Riflettendoci un po’, mi sono resa conto, che lei, il giudizio della gente, non l’aveva mai temuto, in verità. No, perchè altrimenti alla mastoplastica non avrebbe mai detto di sì, con tutti i commenti negativi che aveva ricevuto, e i consigli ad evitare una tale operazione. In quel momento ho cambiato opinione sulla chirurgia estetica, ho fatto i complimenti alla mia cara amica per il suo coraggio e il raggiungimento della felicità, perchè lei per ottenere ciò che voleva non si è nascosta.
In poche parole, è inutile porsi problemi etici o morali sulla correttezza di una mastoplastica, così come di una qualsiasi altra operazione correttiva di un difetto fisico: se decido che voglio farlo, ne sono convinto, sono consapevole dei rischi e delle conseguenze… niente o nessuno può o deve fermarmi. …